Con la proroga al 2022 c’è ancora tempo per rinnovare i serramenti
Rinnovare i serramenti con il bonus casa sarà ancora possibile nel 2022 grazie alla proroga stabilita dalla recente legge di bilancio, che conferma anche per la detrazione al 50% la possibilità di scegliere tra lo sconto in fattura e la cessione del credito, come già previsto per il 2021. I requisiti e le modalità di accesso rimango gli stessi.
Il disegno di legge approvato il 28 ottobre 2021 in Consiglio dei Ministri prevede la proroga del pacchetto bonus casa per il 2022 e fino al 31 dicembre 2024.
In mancanza della proroga la detrazione fiscale sarebbe stata solo del 36%. Questo perché il bonus per la ristrutturazione è stato incluso nel TUIR (il Testo Unico delle Imposte sui Redditi all’articolo 16 bis), rendendolo di fatto strutturale.
La proroga per il 2022-2024 è stata decisa per supportare e favorire gli investimenti in ambito edilizio e potenziare l’efficienza energetica e la resistenza sismica degli immobili esistenti offrendo un’ulteriore possibilità di risparmio a chi decide di ristrutturare la propria casa.
Bisogna inoltre considerare che la cessione del credito per il Superbonus 110 ha già scadenze fissate in base alla tipologia degli immobili:
- edifici unifamiliari: 30 giugno 2022;
- edifici plurifamiliari/condomini: 31 dicembre 2022;
- interventi eseguiti da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, anche se posseduti in esclusiva o in comproprietà: 31 dicembre 2022 se al 30 giugno dello stesso anno si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, altrimenti 30 giugno 2022;
- interventi eseguiti da IACP: 31 dicembre 2023 se al 30 giugno 2023 si è raggiunto almeno il 60% dei lavori, altrimenti 30 giugno 2023.
Bonus ristrutturazione al 50%: cosa prevede la proroga al 2022
La proroga per il bonus ristrutturazione al 50% non vale solo per il 2022, ma durerà fino al 2024.
Grazie a questa misura sarà possibile detrarre le spese sostenute per la ristrutturazione della propria casa con uno sconto IRPEF pari al 50%. Tale deduzione prevede un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro.
Per poterne usufruire è necessario provare le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia di interi immobili, di abitazioni singole o di parti comuni di edifici condominiali.
Inoltre, possono usufruirne anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e gli istituti autonomi case popolari (IACP).
All’interno dei lavori ammessi:
- Lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, così come di restauro o di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia realizzati su parti comuni di palazzi residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- Interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, così come di ristrutturazione edilizia eseguiti su singole unità immobiliari di carattere residenziale di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
I lavori di manutenzione ordinaria per cui viene riconosciuto il diritto ad accedere al bonus ristrutturazione sono l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la realizzazione e il miglioramento delle stanze da bagno, il rifacimento di scale e di rampe, gli interventi che mirano ad aumentare il risparmio energetico dell’immobile o della singola unità abitativa, e, tra le altre cose, anche la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso.
In particolare, per quanto attiene ai prodotti Navello, possono rientrare i prodotti e gli investimenti complementari agli infissi che permettono di ottimizzare l’efficienza energetica, come:
- Le finestre;
- Le porte di ingresso, se separano un ambiente interno dall’esterno;
- Le persiane, gli avvolgibili, i cassonetti e gli scuri, insieme ad altri elementi accessori, sempre quando vengano installati simultaneamente alle finestre;
- Le zanzariere;
- Le tende da sole, se non orientate verso nord.
Le opzioni a disposizione di chi vuole usufruire della deroga per il 2022-2024
Se si desidera usufruire di questo beneficio, rinnovando i serramenti con il bonus casa appena esteso al 2022-2024 grazie alla proroga nella Legge di Bilancio si può optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
La prima opzione prevede uno sconto del 50% in fattura.
Tutti coloro che intendono avvalersi del bonus infissi, incentivo appena rinnovato fino al 2024, possono quindi avere direttamente uno sconto in fattura, pagando solo la metà della cifra preventivata.
La seconda opzione prevede la possibilità di detrarre il 50% dell’importo dalla dichiarazione Irpef in 10 anni.
In questo caso, per esempio, in caso di spese di ristrutturazione pari a 6.000 euro si avrà diritto a 3.000 (la metà) di detrazioni fiscali da spalmare lungo 10 anni (300 euro/anno).
In alternativa, si può richiedere il Bonus 50% utilizzando la cessione del credito.
In questo caso, si pagherà il 100% del valore preventivato, cedendo il credito all’erario o verso terzi.
Quali limiti esistono per accedere ai benefici del bonus?
Come avevamo già visto in questo articolo dedicato ai bonus per sostituire finestre e infissi, esistono limiti a quanto detraibile.
Al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari, vi sono massimali divisi sia per zone climatiche che per prodotto acquistato.
Inoltre, esistono anche dei valori di trasmittanza massimi consentiti per zona climatica da considerare.
Questi vanno da 2,6 W/M²K per le zone climatiche A e B, fino a 1,00 W/M²K per la zona climatica F.
Modelli come City 2.0 e Omero sono quindi perfetti anche per le aree rientranti nella zona F, poiché hanno un valore di trasmittanza pari o inferiore a 1,00 W/M²K.
La proroga al 2022 serve anche per chi è in affitto?
Il bonus per gli infissi per la sostituzione degli infissi vale anche per chi vive in affitto.
Infatti, sia il locatario che il conduttore possono acquistare infissi di nuova generazione usufruendo del bonus, tenendo però in conto l’articolo 1576 del Codice Civile.
Questo stabilisce che “Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore.”
Lo staff Navello mette a disposizione un servizio di consulenza per la scelta del serramento ideale per usufruire del bonus prorogato al 2022.