La Guida Navello per una Casa Accessibile e Confortevole
Una casa accessibile e accogliente è un desiderio comune a molti e il Bonus Barriere Architettoniche rappresenta un’occasione per ottenerla.
In questo articolo, esploreremo come sfruttare al massimo il Bonus Barriere Architettoniche e trasformare la casa in un ambiente più accessibile, grazie all’esperienza e alla guida degli esperti di Navello.
Cos’è il Bonus Barriere Architettoniche?
Il Bonus Barriere Architettoniche è un’iniziativa governativa che prevede una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi mirati a superare gli ostacoli fisici, rendendo gli spazi abitativi più accessibili per le persone con disabilità.
Il bonus rappresenta un’opportunità senza precedenti per migliorare l’accessibilità degli edifici esistenti, ed è disponibile per una vasta gamma di beneficiari, tra cui privati cittadini, enti pubblici e privati, imprese ed esercenti di arti e professioni.
Copre finestre e infissi, così come l’installazione di impianti di automazione come ascensori o montascale. Tuttavia, è importante notare che esistono limiti di spesa, variabili in base al tipo di edificio coinvolto nell’intervento, con un tetto massimo di 50.000 euro.
Questo bonus è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 42) nel Decreto Rilancio ed è stato prorogato dalla Manovra 2023 per i tre anni successivi. Ora, la detrazione è concessa per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, estendendo il periodo
per cui è possibile beneficiare di questo vantaggio. Può essere usato per eliminare barriere architettoniche che causano problemi alla mobilità di
tipo fisico, funzionale o informativo, anche per quanto riguarda porte, finestre e infissi.
Per una casa accessibile a tutti
Quando si parla di accessibilità, spesso ci si dimentica dell’importanza degli infissi. Nonostante questo, esistono alcune situazioni molto comuni che possono complicare la vita delle persone che vivono in casa: maniglie posizionate troppo in alto, ante mobili degli infissi
esterni apribili solamente con pressioni elevate, ma non solo. Per esempio, le porte con telai alti anche 40-50 mm dal suolo rappresentano un ostacolo non indifferente alla mobilità, soprattutto per persone con disabilità, anziani o coloro che hanno
limitazioni di mobilità agli arti inferiori. Anche persiane o scuri possono essere difficili da aprire e/o chiudere, o le porte possono avere dimensioni inadeguate.
Il Bonus Barriere Architettoniche del 75% serve proprio per affrontare e risolvere queste problematiche, permettendo di creare spazi davvero accessibili a tutti.
Le caratteristiche necessarie degli infissi, porte e finestre
Per poter essere oggetto del Bonus Barriere Architettoniche del 75%, indipendentemente dal tipo di contributo (detrazione personale, sconto in fattura o cessione del credito), un infisso deve avere alcune caratteristiche, stabilite nel D.M. 236/89.
In particolare:
- Gli infissi e serramenti devono rispettare i requisiti del D.M. 236/1989;
- Le porte e finestre devono essere facilmente utilizzabili e accessibili;
- I diversi meccanismi e parti mobili devono essere facilmente accessibili e manovrabili;
- Le porte di ingresso devono avere una luce netta di 80 cm per poter rientrare nel Bonus
Barriere Architettoniche del 75%; - Le maniglie devono essere posizionate tra 85 e 95 cm da terra;
- Le finestre devono avere maniglie o sistemi di comando posizionati tra i 100 e i 130 cm da
terra; - Le ante devono essere facilmente utilizzabili e con spigoli sicuri.
Si tratta di caratteristiche generali, che sono compatibili con un concetto di accessibilità come fruibilità e praticità.
In generale, il D.M. 236/89, attuativo della Legge, fornisce definizioni precise e dettagliate dei termini e concetti applicabili per poter beneficiare del Bonus Barriere Architettoniche del 75%
Lo fa definendo ben tre livelli di qualità o requisiti, all’art.2:
- Accessibilità, ovvero la possibilità di raggiungere, entrare e utilizzare in modo sicuro e autonomo un edificio, pubblico o privato, e le sue singole unità immobiliari e ambienti.
- Visitabilità, ovvero la possibilità da parte di tutti e tutte di accedere agli spazi comuni e ad almeno un servizio igienico per unità immobiliare.
- Adattabilità, ovvero la capacità di alterare lo spazio edificato, a costi limitati, per renderlo fruibile anche da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Questo bonus rappresenta un’opportunità significativa per rendere case italiane sempre più accessibili e vivibili, contribuendo al benessere di tutti i membri della famiglia e aumentando funzionalità e valore dell’immobile stesso.
Come si ottiene il credito di compensazione?
Per ottenere il credito in compensazione previsto dal Bonus Barriere Architettoniche, è necessario seguire una procedura specifica, conforme alle regole stabilite dalla Risoluzione AdE n. 19 del 2 maggio 2023.
Questa risoluzione introduce anche nuovi codici tributo validi dal 1° aprile 2023, garantendo che i contribuenti possano beneficiare del bonus in modo corretto e senza intoppi.
È possibile beneficiare della detrazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche, così come per le spese necessarie al completamento dell’intervento stesso.
Inoltre, in termini procedurali, è necessario verificare la eventuale necessità di un permesso comunale e sarà fondamentale l’emissione di una attestazione del rispetto dei requisiti previsti
dalla normativa. Gli interventi detraibili devono rientrare, inoltre, in una delle seguenti categorie:
1. Lavori di edilizia finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche;
2. Interventi di automazione degli impianti con l’obiettivo di eliminare ostacoli alla mobilità.
Chi può accedere a questo Bonus?
Il Bonus Barriere Architettoniche 2023 spetta a chiunque faccia richiesta di detrazione IRPEF del 75% dimostrando di aver effettuato spese chiaramente volte a eliminare le barriere architettoniche e da parte di soggetti dotati della capacità fiscale per detrarre l’importo oggetto della detrazione.
La misura non si limita alle persone fisiche, ma anche agli esercenti arti e professioni, enti pubblici e privati, società semplici, associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali), e così via.
Le imprese possono usufruire del bonus barriere architettoniche sugli immobili di loro proprietà assegnati in locazione, come indicato nella risposta ad interpello n. 444 del 2022.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha espressamente indicato che i lavori sono agevolabili anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.
Navello e il Bonus Barriere Architettoniche
Navigare attraverso le complesse procedure e i requisiti può risultare un compito arduo. Ecco dove entrano in gioco gli esperti di Navello. Il nostro team di professionisti è dedicato ad aiutare i nostri clienti in ogni fase del processo, venendo incontro alle esigenze e preferenze di ognuno con prodotti capaci di soddisfare i requisiti del Bonus Barriere Architettoniche.